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Siamo venuti a conoscenza che nella giornata di mercoledì 11 Maggio si è verificato un episodio che ci ha lasciato oltremodo basiti.

Una ventina di lavoratrici e lavoratori sono stati contattati da un sindacalista per ricevere un’offerta economica da parte di Covisian col tramite di un avvocato.

Premesso che nessun lavoratore contattato aveva dato mandato al suddetto avvocato di parlare a loro nome, il che suggerisce sia in atto una linea operativa assai discutibile, troviamo oltremodo riprovevole che un sindacalista (o un sindacato) si faccia garante e intermediario di un legale (totalmente esterno alla propria sigla) che tratti a nome di lavoratrici e lavoratori senza alcuna esplicita richiesta da parte degli stessi.

Riteniamo inoltre che, se la società Covisian ha la volontà di trattare allo scopo di chiudere eventuali controversie nei confronti di ex lavoratori, debba necessariamente rivolgersi a loro direttamente o a tutte le sigle sindacali che li rappresentano.

Il sindacato ha bisogno di avvocati e si serve di loro quando necessario, ma siamo dell’idea che mai un sindacalista dovrebbe diventare un “broker” al servizio di studi legali con lo scopo di fare proselitismo.

Tanto premesso, ci teniamo a ribadire tre punti:

1. la società Covisian dovrebbe perseguire canali ortodossi e mantenere un profilo di correttezza in qualsiasi eventuale trattativa di qualsivoglia natura;

2. eventuali avvocati coinvolti a seguire gli interessi dei propri clienti dovrebbero disporre di procura o delega da parte dell’assistita/o;

3. il Sindacato deve monitorare i processi e sostenere i lavoratori ma mai farsi mandante di interessi aziendali.

Faremo ulteriori approfondimenti e valuteremo, se necessario, azioni a tutela delle lavoratrici e dei lavoratori.

Catania 13/05/2022

La Segreteria SLC CGIL Catania

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