È fondamentale che le istituzioni e le aziende coinvolte prendano coscienza della situazione e si impegnino concretamente per offrire soluzioni durature e dignitose a queste famiglie colpite.
Le Segreterie nazionali di Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil, Ugl Telecomunicazioni hanno espresso perplessità circa un piano di riqualificazione professionale annuale senza prospettive concrete di ricollocazione, oltre alla totale assenza di riscontro circa gli impegni assunti dai vari enti, nel corso degli incontri che si sono susseguiti nel corso dell’ultimo anno. Nessuna risposta per quel che concerne il 1500.
Grazie ad un impegno straordinario siamo riusciti a tirar fuori dalla vertenza nazionale del numero 1500 circa trenta lavoratori di età compresa tra i 35 ed i 57 anni. Grazie ad un percorso di responsabilità condivisa tra il sindacato e l’azienda GPI, possiamo intanto asserire di aver raggiunto un primo ed importante traguardo
da mesi centinaia di ex addetti al servizio 1500 sono costretti all’indigenza, nel totale disinteresse del ministero della Salute che pure ha voluto con forza l’attivazione di quel numero verde per assistere la cittadinanza nell’emergenza Covid
Un clamoroso passo indietro del governo rispetto a quanto promesso negli incontri precedenti”. È quanto constatato dai sindacati nell’incontro di martedì 12 settembre al ministero delle Imprese sui 651 lavoratori Almaviva a rischio licenziamento
Il Ministero della Salute e quello del Lavoro hanno comunicato oggi l’apertura di un percorso per la ricollocazione su altre commesse dei lavoratori
Abbiamo chiesto un tavolo permanente, da cui ci aspettiamo fatti. Non parole. Va sottolineato, peraltro, come la gara che il Ministero della Salute vuole bandire per rendere strutturale il servizio 1500 coprirebbe un terzo o poco più dei cinquecento lavoratori impiegati sinora, prevalentemente nella nostra regione
Ogni attore coinvolto in questa drammatica vertenza DEVE contribuire alla soluzione di un problema che non è SICURAMENTE imputabile ai lavoratori che, nonostante gli anni complessi di Almaviva, hanno sempre svolto con professionalità e dedizione il proprio lavoro.
Sono lavoratori con stipendi bassi, con l'85% degli ammortizzatori sociali, serve un tavolo ministeriale, fare chiarezza, se ci sarà un appalto che continuerà le attività del 1500 o garantire ai lavoratori il perimetro occupazionale che non possano pagare dazio due volte. Abbiamo aspettato la costituzione del nuovo governo al quale adesso chiediamo che convochi le parti e si trovi tutti insieme una soluzione per salvaguardare i livelli occupazionali
Nella città siciliana 650 lavoratori in bilico, solo in 18 hanno accettato l'esodo incentivato. Proroga fino al 31 dicembre e richiesta di cassa integrazione al 90%
Le risorse umane delle quali si discuterà hanno svolto servizi di utilità pubblica, dispongono di una preparazione diversa e sottile, sanno cosa voglia dire essere empatici. Sono stati sottoposti a formazione continuata e continuativa, perché dismettere un servizio utilizzabile su ogni fronte sanitario ed emergenziale davanti a persone già formate per offrire questo servizio? Il 1500 può e DEVE essere riproposto alla cittadinanza per le mille inverte variabili sanitarie con cui, piaccia o meno, dobbiamo fare i conti ogni giorno.
Le scriventi OO.SS. si rivolgono a Lei per esporre le loro preoccupazioni in merito alla tenuta occupazionale dei circa 220 lavoratori alle dipendenze dell’Azienda Almaviva Contact: presso di questa sono attualmente impiegati, come consulenti telefonici, sulla commessa di pubblica utilità del Ministero della Salute che fa riferimento al servizio “1500”, sommati agli impiegati amministrativi e di staff, circa 640 addetti considerando il personale impiegato sulla commessa Vodafone (ormai in uscita).
invitiamo le lavoratrici e i lavoratori a non aderire alle richieste di utilizzo dei propri istituti nei casi di revoca che non rispettino tempi congrui di comunicazione
Le organizzazioni sindacali, nel prendere atto di quanto esposto dalla Società, hanno dichiarato di non considerare quale soluzione definitiva e strutturale il solo ricorso alla CIGS, in assenza di ulteriori elementi che consentano la salvaguardia dei perimetri occupazionali.
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